Lo sviluppo della tecnologia della prossima generazione di energia solare, che ha il potenziale per essere usato come una copertura flessibile su superfici dure, ha fatto un passo avanti grazie a un importante scoperta fatta all’Università del Queensland.
I ricercatori hanno stabilito un record mondiale per la conversione dell’energia solare in elettricità attraverso l’uso di minuscole nanoparticelle chiamate “quantum dots”, che si scambiano elettroni tra loro e generano corrente elettrica quando esposti all’energia solare in un dispositivo a celle solari.
Lo sviluppo rappresenta un passo significativo verso la realizzazione commerciale della tecnologia e il supporto di obiettivi globali di energia rinnovabile.
Il professor Lianzhou Wang, che ha guidato la svolta, ha dichiarato: “Le tecnologie solari convenzionali utilizzano materiali rigidi e costosi. La nuova classe di quantum dots sviluppata dall’università è flessibile e stampabile.”
“Questo apre una vasta gamma di potenziali applicazioni, inclusa la possibilità di usarla come pellicola trasparente per alimentare auto, aerei, case e tecnologia indossabile. Alla fine potrebbe svolgere un ruolo importante nel raggiungimento dell’obiettivo delle Nazioni Unite di aumentare la quota di energia rinnovabile nel mix energetico globale”.
Il team del professor Wang ha stabilito il record mondiale per l’efficienza delle celle solari a quantum dots sviluppando una strategia di ingegneria della superficie unica, che permette di superare le sfide precedenti, in particolare il fatto che la superficie dei quantum dots tende ad essere ruvida e instabile, rendendoli meno efficienti nel convertire il solare in corrente elettrica.
“Questa nuova generazione di quantum dots è compatibile con tecnologie stampabili più economiche e su larga scala”, ha affermato il professor Wang.
“Il miglioramento del 25% circa dell’efficienza che abbiamo ottenuto rispetto al precedente record mondiale è importante. È effettivamente la differenza tra la tecnologia delle celle solari a quantum dots che è una prospettiva entusiasmante rispetto ad essere fattibile dal punto di vista commerciale”.
Il vice cancelliere e presidente della UQ, il professor Peter Høj AC, ha espresso le sue congratulazioni al team UQ.
“Il mondo ha bisogno di ridurre rapidamente le emissioni di carbonio e questo richiede che si investa molto di più nella ricerca per migliorare le tecnologie di generazione di energia esistenti e svilupparne di nuove”, ha affermato.
“Sfruttare il potere della ricerca tecnologica e scientifica fondamentale è una parte importante di questo processo, ed è su questo che ci concentriamo in UQ”.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Energy. [https://www.nature.com/articles/s41560-019-0535-7]