Goat Simulator è un gioco per PC appena uscito nel quale, come si evince dal nome, si vestono i panni di una capra. Fin quì sembra tutto normale, o quasi, viste le numerose versioni esistenti di giochi che simulano la vita dei più svariati animali, tuttavia in Goat Simulator la capra deve effettuare trick e combo in stile Tony Hawk Pro Skater in una cittadina di campagna per ottenere punti e per sbloccare vari achievements.
Tralasciando l’idea bislacca su cui il gioco si basa, quello che fa discutere è la scelta deliberata degli sviluppatori di lasciare nel gioco numerosi bug, pensando a risolvere solo quelli che farebbero crashare il gioco. Per esempio può capitare spesso e volentieri di essere catapultati per kilometri di distanza senza che ci sia un motivo apparente oppure ci si può trovare con la testa che attraversa un soffitto e il corpo penzoloni sotto il pavimento, per non parlare di quando si salgono le scale a pioli.
Dalle prime recensioni il gioco viene premiato come molto divertente ma non possiamo fare a meno di chiederci se non sia l’apri-pista per una tendenza che già da un po’ si nota nei nuovi videogame: la distribuzione di videogiochi prima che i bug siano risolti.
Negli ultimi anni sempre più giochi sono stati rilasciati pieni di bug, e se qualche bug è normale che sfugga ai test, specialmente in giochi prodotti da sviluppatori Indie (indipendenti), viene da chiedersi come mai fino a qualche anno fa non si presentavano tutti questi problemi.
Minecraft è un esempio lampante di gioco che viaggia sui bug, ed è da tenere presente che si tratta di un prodotto acquistabile per circa 40 €. Finché il gioco veniva distribuito come alpha e beta questo era del tutto accettabile, visto che si acquistava il prodotto con la piena consapevolezza di non aspettarsi un prodotto finito, ma ora che il gioco ha rilasciato la versione definitiva, non dovrebbe essere distribuito con i numerosi bug che si portano dietro versione dopo versione.
Molti altri gli esempi di giochi tripla A che si sono presentati pieni di bug, vedi Skyrim. La domanda da farsi è se è se accetteremmo senza problemi l’acquisto di qualunque altro prodotto difettoso senza alcuna protesta e la risposta è un semplice no. Se compro qualcosa che poi non risulta funzionante torno al negozio e lo faccio sostituire. Con i videogame questo non succede un po’ perchè non c’è sostituzione che tenga quando il difetto è direttamente nel codice e un po’ perchè pensiamo sia normale.
Anche il pre-order dei videogiochi sta danneggiando l’industria, se una società sviluppatrice vende il videogame prima che questo sia uscito, viene vincolata ad una data di rilascio che può rivelarsi prematura per il completo sviluppo del gioco e può anche pensare che basta rilasciare qualcosa di simile a quanto promesso, senza preoccuparsi più di tanto dei bug. E’ anche il motivo per cui i sempre più spesso vengono rilasciate patch su patch nelle prime settimane di rilascio.
Possiamo solo sperare che Goat Simulator non si riveli il primo di una lunga serie di giochi che fanno dei bug la propria forza.