Conoscere i consumi della propria casa con la certificazione energetica

Con una maggiore attenzione verso le problematiche dell’ambiente che negli ultimi anni hanno iniziato per fortuna a diventare sempre più di ampio interesse, cambiano le leggi e anche gli edifici devono attenersi alle norme, soprattutto per quello che riguarda il risparmio energetico.

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Per questo motivo da alcuni anni è stata resa obbligatoria le documentazione di certificazione energetica degli edifici, questa deve fornire una visione completa su come è costruito un edificio, sui consumi energetici di questo, e anche se ci sono degli interventi da fare per migliorarne le prestazioni energetiche. In questo modo si tenta a livello nazionale, di ridurre l’inquinamento.

Cos’è la certificazione energetica

Da l 1° luglio 2007 tutti i contratti sugli impianti termici e di climatizzazione degli edifici pubblici sono obbligati ad essere provvisti di attestato di certificazione energetica. Questo per andare incontro alle normative europee. Il certificato contiene infatti tutte le informazioni su come è stato costruito un edificio, e sulla qualità dell’isolamento termico e quindi di conseguenza del consumo energetico. Questo attestato va redatto rispettando le norme regionali da un tecnico abilitato, oppure da un ente estraneo alla proprietà, o che non abbia contribuito alla progettazione e alla realizzazione dell’immobile.

La certificazione energetica deve essere registrata nel catasto energetico, ed infine deve essere timbrata dal Comune di competenza. Le prestazioni energetiche dell’edificio devono essere attestate dal tecnico e devono essere classificate a seconda di indici prestabiliti, che abbiano in considerazione l’efficienza dell’impianto di climatizzazione estiva e di riscaldamento, il modo in cui viene prodotta l’acqua calda, e se c’è un utilizzo di fonti rinnovabili.

In questo modo si dà la possibilità al cittadino di poter conoscere tutte le qualità energetiche di un dato edificio, consentendone un confronto semplice attraverso una scala di riferimento, in modo da capire anche dove è possibile migliorare la resa energetica.

Cosa riporta la certificazione energetica

Come per gli elettrodomestici, anche per gli edifici su utilizza lo stesso metodo di valutazione, con la resa energetica che viene indicata in base a lettere dalla G rossa, che indica un edificio di costruzione molto vecchia, e ad alto consumo, alla A+ verde scuro, che indica gli edifici a bassissimo consumo.

Nell’attestato di certificazione energetica sono riportati alcuni indicatori di prestazione energetica, cioè: l’EPH, che indica il fabbisogno specifico di energia primaria, metodo con cui si attribuisce anche la classe energetica, e che esprime quanta energia servirà per poter riscaldare l’edificio, questo tenendo in considerazione più di un elemento dell’impianto, e più sarà basso questo valore, maggiore saranno le prestazioni energetiche.

L’EH e l’EC invece rappresenta il fabbisogno energetico specifico dell’involucro della climatizzazione rispettivamente invernale ed estiva, ed indica la qualità dell’involucro, dalle pareti alle finestre. Più basso sarà questo valore, minore quantità di energia servirà per climatizzare un ambiente.

Altri indici sono l’EPW che è relativo al fabbisogno di energia per il riscaldamento dell’acqua, che dipende dalla superficie utile secondo metri quadri, e l’uso dei locali; l’EPT che riguarda sempre il riscaldamento dell’acqua ma per usi termici; infine l’EFER che indica il contributo che l’edificio riceve dalle fonti rinnovabili.

Come ottenere la certificazione energetica

Dal 2013 fornire l’attestato di certificazione energetica è stato reso obbligatorio per contratti di affitto e compravendita, ma anche per donazioni, e per la pubblicazione di un annuncio di vendita o affitto. Per compiere la certificazione energetica è necessario che il tecnico incaricato compia alcuni passaggi, naturalmente non prima di essere stato fornito di documenti come visura catastale, planimetria, e dati del proprietario.

Per evitare di dover però incorrere in troppe perdite di tempo e in troppi intoppi burocratici, si può provare ad ottenere l’attestato di certificazione energetica anche da siti specializzati come pratiche.it, che diminuiranno sicuramente i tempi.

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